Il Web Analyst per l’arte
L’esperto dei dati online
Il Web Analyst è una figura trasversale, in grado di ricercare e interpretare i dati sulla presenza online di un brand/azienda per creare una strategia digitale data driven, quindi basata sui dati raccolti.
Nel mondo dell’arte il Web Analyst è di grande importanza, soprattutto per l’avvento di fiere digitali, online viewing room, insieme all’utilizzo di strumenti digitali come social media, e-commerce e molti altri.
Un Web Analyst per l’arte come analizza i dati?
Utilizzando specifici tools come Google Analytics monitora il comportamento degli utenti sul web come:
- Lettori di un blog/magazine online: verifica quanto tempo gli utenti dedicano alla lettura dei contenuti culturali/artistici, se effettuano ricerche correlate, se cliccano sulla call to action o se si iscrivono alla newsletter;
- Utenti su un sito web: per capire da quale altro canale provengono (social, google etc), in che punto dello schermo cliccano, quanto tempo navigano sul sito. Questa analisi è molto importante per capire se il design del sito web è efficace e se l’utente ha effettivamente trovato quello che cercava sul nostro sito;
- Clienti e-commerce: controlla i dati sull’acquisto di opere d’arte, biglietti o servizi, verifica la quantità di “carrelli abbandonati” (acquisti non terminati) e dei prodotti visionati, l’aggiunta ad una wishlist etc
- Campagne pubblicitarie su Google e sui Social: misura l’andamento delle interazioni sui social e delle loro successive conversioni, per esempio in occasione del lancio di un webinar, una mostra o un’opera in asta;
Oltre ad avere un’ottima padronanza tecnica delle metriche e dei loro significati, un Web Analyst per l’Arte deve possedere una sensibilità verso il settore, per capire come migliorare la strategie digitali, comprendere il prodotto culturale/artistico e il pubblico di riferimento.
Per rendere efficace il tuo progetto online ecco che un Web Analyst per l’Arte potrebbe esserti di grande aiuto, e allora cosa aspetti?
Photo credits: Darren S. Higgins for The New York Times