Quando il marketing della moda incontra l’arte

    GUCCI, LOUIS VUITTON, DIESEL, MONCLER

    Negli ultimi anni il fenomeno delle grandi collaborazioni tra Arte e Moda è dilagato sempre di più.

    I più importanti brand della moda come Gucci, Louis Vuitton, Moncler e l’italiana Diesel, sono alla costante ricerca di nuovi impulsi creativi, hanno collaborato con grandi artisti o tratto ispirazione dal mondo dell’arte, con risultati davvero sorprendenti.

    Scopriamo le 4 collaborazioni più interessanti!

    GUCCI & ANGELICA HICKS

    [signinlocker id=3442] Oggi il social network Instagram gioca un ruolo rilevante nel creare un mix esplosivo tra il mondo dell’arte e quello della moda.
    Basti pensare alla collaborazione tra la grande casa di moda Gucci rappresentata dal geniale Art Director Alessandro Michele che ha trovato tra migliaia di profili le creazioni dell’illustratrice inglese Angelica Hicks. I disegni sono comparsi su t-shirt unisex in Limited Edition andate letteralmente a ruba tra i fashion addicted.
    Ma da Gucci in questi ultimi anni l’arte è di casa, a conferma di questo l’ultimissima campagna 2018 con l’artista Ignasi Monreal e la campagna “Utopian Fantasy” ed il fantastico libro “Gucci GIFT 2017”.
    Oppure la tanto discussa quanto apprezzata “Gucci Ghost Collection” con Trouble Trevor Andrew, street artist di Brooklyn che per anni ha riproposto il monogramma “GG” per le strade di New York, affermando, in tempi non sospetti, che prima o poi Gucci  l’avrebbe denunciato o assunto, a posteriori possiamo dire che la sua storia ha avuto decisamente un lieto fine.

    LOUIS VUITTON & JEFF KOONS

    Dissacrante la collaborazione tra la maison francese Louis Vuitton, guidata dall’imprenditore e collezionista Bernard Arnault e l’artista americano Jeff Koons, tra i più conosciuti e pagati di tutto il mondo. Koons, ispirato dai capolavori della storia dell’arte, si è divertito a stampare le immagini delle opere di Van Gogh, Tiziano, Leonardo creando borse simbolo per il marchio. Il risultato? Tanto clamore e urla di scandalo per una collezione definita kitsch. La maison francese è solita realizzare collaborazioni con i grandi nomi dell’arte contemporanea, tra i precedenti Takashi Murakami, Richard Prince, Yayoi Kusama, Cindy Sherman solo per citarne alcuni.

    BANKSY VS DIESEL o DEISEL

    Recentemente l’azienda italiana Diesel guidata da Renzo Rosso, noto per il suo stile anticonformista e per le campagne marketing irriverenti, si è ispirata al progetto “Better out than in” del 2013 realizzato a New York dal grande street artist Banksy.
    Quest’ultimo sfacciatamente aprì una bancarella vicino a Central Park per vendere a ignari passanti la sua “fake spray art” a prezzi irrisori, per poi ritrovarsi a casa opere che in quel periodo raggiungevano anche 250 mila dollari.
    La Diesel non è stata meno provocatoria: il brand ha segretamente aperto un finto negozio a Canal Street, via delle imitazioni per eccellenza a New York, con l’insegna “DEISEL” vendendo pezzi unici a prezzi ridotti con etichetta contraffatta.
    Il marchio di moda ha raccontato tutto in un video diventato virale, raggiungendo un successo mediatico e di vendite planetario.
    Andrea Concas con il suo video della serie #ArteCONCAS su YouTube o Instagram offre un interessante spunto di riflessione sull’argomento ed in particolare sul caso “Banksy VS Diesel o Deisel”.

    MONCLER & LIU BOLIN

    Suggestiva l’ultima campagna pubblicitaria firmata Moncler e frutto della collaborazione tra la grande fotografa americana Annie Leibovitz e l’artista cinese Liu Bolin.
    Il lavoro del camaleontico artista è noto a livello internazionale per la capacità di mimetizzarsi totalmente con l’ambiente circostante, attraverso la tecnica del body painting.
    Una pratica utilizzata da Bolin per denunciare l’inconsistenza dell’uomo contemporaneo nei confronti di una società che tende a smaterializzare l’essere umano, come nel progetto Migrants del 2015.
    Nella campagna marketing realizzata per Moncler, l’artista cinese strizza l’occhio alla moda: scomparsi i messaggi politici insiti nei suoi autoritratti fotografici, ciò che rimane è lo stile unico e accattivante perfettamente in linea con un immaginario surreale.

    Questa è solo una piccola selezione delle innumerevoli collaborazioni createsi tra Arte e Moda, ma ciò che emerge oggi è l’universo digitale dei social, diventato terreno fertile per incredibili progetti.

    Artisti all’ascolto fate attenzione, perché il vostro profilo Instagram è diventato a tutti gli effetti uno degli strumenti per promuovere la vostra arte. [/signinlocker]

    E tu, sei pronto a vedere la tua arte sulle passerelle ?

    https://www.youtube.com/watch?v=7mxJT2uXtrE&t=91s

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