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1) La cantante M.I.A annuncia il suo primo drop NFT
La rapper britannica M.I.A. ha annunciato che metterà all’asta la sua prima opera NFT, intitolata “GIFTY 1“. L’opera fa parte di una serie più ampia chiamata “NFT GARAGE DANCE” e sarà acquistabile su Foundation per 24 ore a partire da oggi stesso. Successivamente l’artista rilascerà un’altra opera, chiamata “KALA COYN“.
2) La compagnia di Mail-Art Tellinga mette in vendita NFT
La società americanaTellinga, specializzata in Mail-Art (l’invio per posta di disegni e illustrazioni per condividere storie o messaggi) ha annunciato la possibilità di creare NFT delle opere inviate. L’azienda vuole creare una versione digitale di ogni opera realizzata, incoraggiando al contempo i clienti a creare e tokenizzare i loro acquisti come NFT.
3) Giovanni Motta è tra i primi artisti NFT in trend su SuperRare
Nel novembre del 2020 l’artista veroneseGiovanni Motta ha pubblicato la sua prima opera NFT sulla piattaforma SuperRare vendendola per 7,5 ETH. Dopo solo due mesi è diventato l’artista numero uno nella classifica mondiale di SuperRare, e oggi continua ad occupare i primi posti tra gli artisti più venduti grazie a Johnny Boy, il ragazzino alter ego dell’autore, nonché il soggetto principale delle sue opere.
Christie’s ha regalato 300 NFT gratuiti: oggi valgono oltre $100.000
Nel 2018 Christie’s ha regalato durante l’Art and Tech Summit 300 NFT. Ad oggi solo 13 persone li hanno riscossi e subito rivenduti per centinaia migliaia di dollari.
Nel 2018, si è svolto il Christie’s Art and Tech Summit, una conferenza annuale incentrata sull’esplorazione delle tecnologie emergenti e del loro potenziale impatto sul mondo dell’arte.
Il tema di quell’anno è stato laBlockchain e le sue applicazioni all’arte.
Il mercato NFTera ancora agli albori: SuperRare era stato aperto solo tre mesi prima, MakersPlace più tardi quell’anno e il mercato NiftyGateway è arrivato più di un anno dopo.
L’opera che è stata trasformata in NFT è “Nude Portrait #7” dell’artista Robbie Barrat, la cui opera “Nude Portrait #1” è stata la prima ad esser stata caricata sulla piattaforma Superare il 5 aprile 2018.
“Nude Portrait #7” è stata divisa in 300 NFT che, una volta riuniti e sovrapposti, costituiscono l’immagine completa dell’opera.
In che modo è stato possibile “regalare” opere digitali in un ambiente fisico?
Per l’occasione sono state create carte regalo contenenti due codici corrispondenti a “nome utente” e “password” da inserire online per poter diventare proprietari di un’opera in NFT di Robbie Barrat.
A distanza di tre anni, il mercato NFT è esploso e solo 13 persone su 300 hanno richiesto i loro NFT.
Dopo questa operazione, Robbie Barrat ha continuato a crescere e creare opere d’arte digitali. Ora sta esponendo in una mostra all’Avant Galerie Vossena Parigie presso l’AndArt Agency, un’agenzia creativa di cui è partner Elliot Safra, collezionista d’arte NFT dal 2018.
In questi anni Robbie Barrat ha venduto numerose opere per oltre $ 100.000 e uno dei 13 NFT sopracitati è stato rivenduto lo scorso anno per $13.736.
Con il proliferare delle notizie sul mercato NFT, le persone sono tornate a cercare le carte regalo per reclamare i loro “Lost Robbies” ma al momento solo 4 degli ex partecipanti hanno ritrovato i preziosi gadget.
Allora cosa succederà ai “Lost Robbies” non pervenuti?
A meno che non vengano trovate le carte regalo, queste opere d’arte non potranno mai essere rivendicate. Saranno certamente accessibili al pubblico in un museo virtuale ma rimarranno per sempre senza un proprietario.
Photo Credits: Christie’s Art and Tech Summit 2018
E tu, sei pronto a scoprire come creare i tuoi NFT?
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1.Il robot Sophia debutta nel mercato NFT con un’opera da 688mila dollari
“Sophia Instantiation” è il titolo dell’opera realizzata da Sophia, un robot animato da Intelligenza Artificiale, in collaborazione con l’artista italiano Andrea Bonaceto.
L’opera consiste in un video morphing dalla durata di 12 secondi realizzato dallo stesso robot, che riprende l’immagine di un ritratto realizzato dall’artista Andrea Bonaceto.
L’opera NFT è stata venduta sul marketplace Nifty Gateway per circa 688 mila dollari al misterioso collezionista _888_f.
2.NFT: dopo Christie’s, anche Phillips e Sotheby’s pronte al debutto
Sotheby’s e Phillips sono pronte ad entrare nell’universo del mercato della Crypto Arte.
Sotheby’s dal 12 al 14 aprile mette all’asta sul marketplaceNifty Gateway, la collezione “The Fungible” dell’artista Pak che consiste nella raccolta di Fungible Open Editions, cubi NFT in vendita ad un prezzo fisso di $500.
Phillips invece mette in vendita “Replicator” dell’artista Mad Dog Jones, che comprende 7 generazioni di opere d’arte.
La prima, “Generation 1” è l’NFT proposto con una base d’asta di 100 dollari.
3.La prima mostra italiana di Crypto Arte: Travel Diary
Travel Diary è la prima mostra collettiva italiana di opere d’arte NFT, curata da Sonia Belfiore e realizzata in collaborazione con Snark.Art.
L’esposizione è allestita sulla piattaforma Decentraland dove partecipano 8 artisti alle prese per la prima volta con la Crypto Art: Nicola Baratto e Yiannis Mouravas, Giulia Furlan, Alessandro Manfrin, Matteo Pizzolante, Luca Staccioli, Francesco Tagliavia e Luisa Turuani.
Photo Credits: Pak, Metanoia, no date. Courtesy Sotheby’s.
Graffiti Queens: la prima mostra di NFT tutta al femminile
Continuano le sorprese dal mondo della Crypto Art!
Tra le numerose mostre organizzate sulle piattaforme online, dallo scorso 3 aprile Decentraland ospita “Graffiti Queens’ Virtual Art Exhibition”, la prima mostra collettiva di sole artiste crypto NFT.
Un evento che sembra aver avuto una notevole rilevanza mediatica tanto da vedere la partecipazione di personaggi come la Pussy Riot Viktoria Modesta o l’ereditiera Paris Hilton, che ne ha invece parlato sui suoi account social.
Curatrice della mostra è CryptoYuna che afferma di aver scoperto in maniera del tutto casuale la Crypto Art. Prima di approdare a questo universo, infatti, CryptoYuna era un’artista tradizionale che dipingeva la realtà che le stava attorno, animali e paesaggi rurali del Missouri.
In cerca di un nuovi stimoli e ispirazioni, l’artista si imbatte casualmente in un tweet che riguarda la Crypto Art… Da qui il passo è breve: inizia ad informarsi e armata di un iPad e uno stylus comincia a creare il suo stile e la sua visione artistica.
A oggi il suo successo nel mondo Crypto sembra aver di gran lunga superato quello nell’arte tradizionale forse perchè, come dice lei stessa, “Ho imparato da ciò che mi circondava e poi ho iniziato a modellare le mie immagini. Mi piace molto l’arte realistica ed è su questo che mi sto concentrando”.
CryptoYuna ha così iniziato a vendere i suoi lavori su diverse piattaforma online dove ha conosciuto altre artiste come Stellabelle, Lapin Mignon, Ann Ahoy,hairofmedusa… È stato quindi naturale per loro riunirsi e realizzare la prima mostra NFT tutta al femminile grazie anche al sostegno di Darren Cullen, fondatore del team di street art Graffiti King, che ha dichiarato: “We wouldn’t be Kings without our Queens!”
Aperta dal 3 aprile l’esposizione è visitabile online al 100, 150 di Vegas City suDecentraland.
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1) I giganti del mercato dell’arte uniti per vendere le prime opere NFT di Urs Fischer
Dopo la vendita milionaria di Beeple e le release NFT di artisti come Damien Hirst , anche lo svizzero Urs Fischer è pronto ad affacciarsi al mondo della Crypto Art tramite una collaborazione con tre tra le più grandi realtà del mercato dell’arte: Fair Warning, l’app di aste online fondata dall’ex specialista Christie’s Loic Gouzer, la Pace Gallery e la piattaforma di vendita di Crypto Art Markers Place.
Fischer creerà una serie di 501 pezzi NFT , intitolati “Chaos”: i primi 500 vedranno l’interazione di due oggetti totalmente estranei tra di loro (come per esempio un uovo e un accendino), mentre l’ultimo sarà un’opera che raccoglierà insieme i 1000 oggetti utilizzati precedentemente.
2) John Gerrard sbarca nel mondo degli NFT
Anche l’artista irlandese John Gerrard si è tuffato con una nuova opera nel mondo NFT!
“Western Flag” deriva da un lavoro del 2017, una raccolta di clip e frame allora commissionati dal canale TV britannico Channel 4 in occasione dell’ Earth Day. L’opera ha un prezzo minimo di vendita di 250 ETH , all’incirca $494.000.
Gerrard ha dichiarato che la metà dei proventi andrà a Regenerate.farm, un criptofondo di emergenza dedicato alla rigenerazione del suolo in Irlanda, paese in cui tutt’ora vive l’artista.
3) Opere fisiche e NFT nella nuova mostra dell’artista Simon Denny
L’artista Simon Denny, per accompagnare la sua nuova mostra dal titolo “Mine” alla Petzel Gallery di Chelsea, ha presentato una serie di opere NFT.
I pezzi NFT esplorano e approfondiscono i temi già trattati dalle opere in mostra nella galleria come l’impatto ambientale dei data networks come Ethereum e Bitcoin. La prima opera NFT è stata venduta durante la serata di apertura per 28.0 ETH ossia $ 49.642.
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1)Il Salvator Mundi di Leonardo da Vinci, l’opera d’arte più costosa al mondo, sarà trasformata in un NFT
Crypto Leonardo, pseudonimo di Ben Lewis, è lo storico dell’arte che ha deciso di trasformare in NFT il famoso Salvator Mundi di Leonardo da Vinci, una delle opere più costose al mondo.
Il motivo? L’autore vuole evidenziare le “ingiustizie secolari” del mondo dell’arte.
Il dipinto originale di Leonardo, prima di essere venduto da Christie’s nel 2017 per $ 450 milioni, era in possesso di una società di lamiere della Louisiana, che, ignara del suo valore, l’ha venduta per $10.000 a dei commercianti di Old Master.
“Il mio prezzo obiettivo è di $450 milioni in Ethereum”, afferma Lewis, “se non vende, voglio almeno attirare l’attenzione sui folli eccessi e ingiustizie del mercato dell’arte dove le famiglie, che non sono consapevoli delle complessità del mercato dell’arte, vendono cimeli per piccoli spiccioli e non ricevono commissioni di rivendita”.
Il “Salvator Metaversi” presenta una caratteristica peculiare, che lo differenzia dal dipinto originario: la mano sinistra del Salvator Mundi stringe un pugno di dollari. L’opera si può trovare sulla piattaforma di vendita Opensea.
2)LaSIAE rappresenta i diritti degli autori con asset digitali
La Società Italiana degli Autori ed Editori (SIAE), agenzia di raccolta dei diritti d’autore fondata nel 1882, ha raggiunto un’importante tappa nel progetto realizzato in collaborazione con la piattaforma Algorand.
Per la prima volta, i diritti d’autore vengono rappresentati come asset digitali: oltre 4 milioni di NFT sono stati creati sulla piattaforma, e serviranno per rappresentare i diritti degli oltre 95.000 autori membri della SIAE.
“SIAE ha dato vita a un progetto ambizioso, dove la trasparenza e la semplicità nella gestione dei dati stanno diventando una nuova realtà per il loro settore“, ha affermato il professor Silvio Micali, vincitore del Premio Turing, professore del MIT e fondatore di Algorand.
3)@obeygiaant lancia Obey Ideal Power mural, un’opera NFT di denuncia sociale
L’artista americano Shepard Fairey, conosciuto con il nome d’arte Obey, è lo street artist e illustratore di fama internazionale che ha da poco realizzato un’opera in NFT di denuncia, intitolata Obey Ideal Power Mural. L’opera esplora tematiche sociali coinvolgendo direttamente lo spettatore, facendolo riflettere sugli impatti negativi e sui benefici sociali – ambientali delle diverse forme di potere.
Shepard Fairey ha dichiarato che il 25% dei proventi (o un minimo di $ 25.000) verrà devoluto ad Amnesty International, per sostenere i diritti umani.
La collezione del museo parigino più visitato al mondo è ora visibile gratuitamente sul web.
Il Museo del Louvre di Parigi, una delle istituzioni più importanti del mondo che conta quasi 10 milioni di visitatori annui, digitalizza e rende accessibile a tutti la propria collezione.
Costretto alla chiusura come molte altre istituzioni culturali, il museo parigino si è dato da fare per rimediare ai danni economici inferti dalla pandemia.
I numeri infatti parlano chiaro: la grande istituzione rimasta chiusa per 6 mesi nel 2020 ha perso 90 mln di euro corrispondenti al 72% di visitatori.
Per far fronte a questa situazione, la direzione ha deciso di diversificare le proprie fonti di reddito e di rafforzare la propria presenza online.
Oltre ad aver firmato una serie di accordi commerciali, come quello con il gigante giapponese Uniqlo che ora propone la collezione di T-shirt “Arte e logica’” relativa ai grandi capolavori come la Gioconda, il museo ha ultimato la realizzazione di un portale digitale, collections.louvre.fr, in grado “di servire il grande pubblico, come il pubblico dei ricercatori”, ha spiegato Jean-Luc Martinez, direttore del Louvre.
La nuova piattaforma comprende oltre 482.000 opere – tra quelle esposte e inedite – ovvero i tre quarti della collezione, e si offre come sostituto della precedente banca dati Atlas, che includeva solamente le opere della collezione permanente.
“Il Louvre fa uscire dal confinamento i suoi tesori, anche i meno noti” riferisce il direttore Martinez, “per la prima volta tutti potranno, gratuitamente, dai propri computer o dal cellulare, accedere alle opere conservate nel museo, sia a quelle esposte nel palazzo che a quelle prestate o in deposito”.
Infatti, la piattaforma digitale comprende il museo Delacroix, le sculture dei giardini pubblici delle Tuileries e delle Carrousel, e le opere del programma Musées Nationaux Récupération, una collezione di circa 1.800 beni artistici di grandi artisti come Chardin, Delacroix e Corot, recuperati in Germania a partire dalla Seconda Guerra Mondiale, momentaneamente affidati alla custodia del Louvre in attesa di un eventuale ritorno ai legittimi proprietari.
Il portale del Louvre non solo presenta una ricerca ben organizzata e album tematici, ma raccoglie anche le recenti acquisizioni del 2020, dove la presenza di immagini ad alta definizione, schede informative e bibliografie offrono all’utente la possibilità di approfondire
Sempre più istituzioni culturali stanno familiarizzando con gli strumenti che la tecnologia offre, come la digitalizzazione della propria collezione.
Per questo motivo diventa fondamentale la costruzione di un Archivio Digitale completo e aggiornato, dove è possibile catalogare le opere insieme alla loro documentazione in piena sicurezza, per una gestione ordinaria e professionale.
Tra gli strumenti più avanzati troviamoArt Rights, la piattaforma che racchiude tutti i servizi più importanti a supporto di Artisti, Collezionisti e Operatori del settore per la gestione e certificazione delle opere d’arte con tecnologia Blockchain e Intelligenza Artificiale, permettendo di costruire il proprio Archivio Digitale in completa privacy.
L’artista giapponese ha annunciato infatti in un post su Instagram la realese della sua prima collezione NFT intitolata “Murakami.Flowers”: in vendita su Opensea le opere raffigurano gli ormai conosciuti fiori sorridenti, vero e proprio marchio di fabbrica di Murakami. “#0000 Murakam. Flower”, primo NFT della serie, si è già aggiudicato un’offerta di 144 Ether (circa $260.000), ma restano ancora sei giorni per vedere cosa succederà prima della chiusura dell’asta!
2) Superare: pubblicati i dati mensili del mese di marzo
La piattaforma di vendita Superare ha reso disponibili i dati relativi al mese di marzo, attestando una crescita sempre più inarrestabile! Ecco i numeri ufficiali:
– $ 29.6 milioni di volume mensile;
– $ 3.7 milioni di entrate mensili;
– 2.609 collezionisti attivi mensili;
– 3.179 opere d’arte vendute;
– 6.52 ETH prezzo medio di un ‘opera d’arte
3) La DC Comics contro l’uso dei suoi personaggi negli NFT
La celebre casa editrice di fumetti DC Comics vieta l’uso dei suoi personaggi nelle opere NFT: Batman, Wonder Woman e tutti gli altri supereroi di questa scuderia sono sotto la proprietà intellettuale dell’azienda, e pertanto non potranno più comparire in nessuna opera.
In una lettera dello scorso mese inviata ai professionisti impiegati dalla società, Jay Kogan, vice presidente senior del dipartimento legal della DC, ha sottolineato che è contro la politica dell’ente vendere immagini liberamente e ha inoltre fatto sapere come la compagnia ha già propri piani per entrare nel mondo NFT.
4) The Weeknd annuncia una limited edition NFT di musica e arte
Abel Makkonen Tesfaye, più conosciuto con il nome d’arte di The Weeknd, è pronto a rilasciare le sue prime opere NFT : nel pomeriggio di sabato 3 aprile, infatti, sull’ormai famosissima piattaforma Nifty Gateway il poliedrico artista metterà in vendita una sua canzone inedita e una collezione esclusiva di arte. Il primo drop consisterà perciò nel lancio di tre opere originali che presentano “un segmento filtrato della nuova canzone”, la quale, invece, verrà messa in vendita per intero solo successivamente.
5) Il robot umanoide Sophia vende un suo autoritratto per una cifra record
$688.888: tanto ha sborsato un anonimo compratore, conosciuto soltanto con lo pseudonimo di 888, per aggiudicarsi un autoritratto decisamente singolare. Nessuna mano umana ha infatti contribuito alla realizzazione di questa opera digitale: si tratta infatti di un pezzo NFT creato dall’intelligenza artificiale di Sophia, un robot realizzato dalla Hanson Robotics di Hong Kong. “Sophia Instantiation” è stata eseguita in collaborazione con il digital artist italiano Andrea Bonaceto e va ad aggiungere un tassello ancora più straordinario al mondo della Crypto Art che, a questo punto, sembrerebbe non avere più nemmeno bisogno dell’intervento umano.
6) Il nuovo fenomeno della Crypto Art si chiama Fewocious ed ha solo 18 anni
I suoi fan lo chiamano affettuosamente “Fewo” e lui sembra essere la nuova promessa dell’arte digitale. Fewocious, a soli 18 anni, ha venduto su Nifty Gateaway per ben $4 milioni due lavori NFT, uno in collaborazione con il musicista Two Feet e l’altro con RTFKT Studios. Dopo un’infanzia difficile lontano dai genitori e senza il necessario sostegno per intraprendere la carriera che desiderava, Fewocious ha finalmente trovato il riconoscimento che meritava ed ad oggi sembra essere la promessa su cui puntare tutto!
Photo Credits: Reaching for a Hand to Hold by FEWOCiOUS
“Le Muse Nascoste”, il libro di Lauretta Colonnelli, edito da Giunti Editore, racconta sedici storie di donne che hanno cambiato la storia dell’Arte.
In una società in cui la discriminazione di genere è un problema reale, anche il mondo dell’arte non fa eccezione.
Sebbene aumentino le iniziative dedicate alle artiste donne, si pensi alla FAC, The Feminist Art Coalition,in cui più di 70 istituzioni si sono unite per promuovere l’uguaglianza di genere nell’arte, la disparità non sembra diminuire né sulla quotazione delle opere (tra il 16-30% in meno) né sulla presenza di artiste donne nei musei e rappresentate dalle gallerie.
Secondo i dati presentati nelThe Art Market 2020 – An Art Basel and UBS Report le artiste rappresentano il 44% degli artisti esposti nelle gallerie, mentre nel mercato secondario, solo il 6% del fatturato totale proviene dalle opere di artiste donne e la percentuale delle opere che superano i 10 milioni di dollari si aggira intorno al 5%.
La lotta delle donne in difesa dei loro diritti nel mondo dell’arte ha origini antiche e non si limita alla questione di mercato mariguarda anche la storia delle opere d’arte, le stesse che hanno reso artisti di ogni tempo tra i più quotati, apprezzati e famosi nella storia dell’arte.
Pensiamo ad opere come la Venere di Botticelli, la Madonna col Bambino del Lippi, la donna del bar del mitico Hopper…
Quei volti di donna sono ormai scolpiti nel nostro immaginario quotidiano ma l’unico nome che si conosce è quello del pittore che le ha immortalate sulla sua tela.
Chi sono le donne che hanno fatto la fortuna di artisti come Hopper, Cézanne e Millais?
Ha dato una risposta a questa domanda la giornalista Lauretta Colonnelli nel suo libro Le Muse nascoste, che tratta delle protagoniste dimenticate di grandi opere d’arte, raccontando le storie dei personaggi femminili celati nelle tele di grandi quadri famosi.
Un’antologia di sedici vite di donne che sono state mogli o figlie come Marguerite Matisse, figlia del maestro del Fauvisme, oppure amanti, modelle o donne di potere.
Non mancano anche artiste stesse come Josephine Verstille Nivison, promettente pittrice nonché moglie e modella di Edward Hopper. Oppure la fidanzata di Kandinskji, Gabriele Münter, anche lei una pittrice talentuosa.
Altre sono figure femminili misteriose, seppur famosissime, come la Nana del Mantegna, o la donna barbuta di Jusepe de Ribera.
Oggi, grazie al libro di Lauretta Colonnelli, queste donne hanno ritrovato il proprio nome e si sono finalmente incarnate in personaggi storicamente esistiti.
Come sostiene la stessa autrice: “Per secoli erano rimaste sconosciute, perse nella moltitudine infinita degli anonimi che Michel Foucault etichettò hommes infâmes, non perché senza morale, ma perché privi di fama, di voce, di racconto di sé”.
Photo Credits: Henri Matisse, Ritratto di Marguerite, 1906-1907, Olio su tela
E tu, conosci le donne misteriose delle opere d’arte?
Damien Hirst vende 10.000 nft su Palm, nuova blockchain sostenibile
Il Co-fondatore di Ethereum Joe Lubin crea una blockchain sostenibile al 99% e Damien Hirst è il primo artista a lanciare un drop.
Non è un segreto che gli NFT Non Fungible Token abbiano un forte impatto ambientale a discapito del nostro pianeta. La vendita record di Beeple non solo ha raccolto 69,3 milioni di dollari, ma ha anche generato 78.597 kg di emissioni di CO₂, la stessa quantità di elettricità utilizzata da più di 13 case in un anno intero.
Ma oggi forse dal mondo della Blockchain è arrivata una soluzione al problema.
Ethereum e il co-fondatore di ConsenSys Joe Lubin hanno annunciato il lancio di Palm, una rete alternativa per NFT che è al 99% più efficiente dal punto di vista energetico.
Tra gli artisti blue chip il primo a prendere parte al progetto è Damien Hirst con The Currency Project , una serie di 10.000 dipinti a olio su carta creati cinque anni fa e trasformati in NFT.Al momento non è ancora nota la cifra di partenza per la vendita.
The Currency Project esplora la fusione tra arte e ricchezza e a riguardo Hirst ha dichiarato ad The Art Newspaper: “Questo progetto esplora i confini tra arte e valuta: quando l’arte cambia e diventa una valuta e quando la valuta diventa arte”.
Questa non è la prima incursione di Hirst nella blockchain. All’inizio di questo mese, ha svelato una serie di otto stampe chiamate “The Virtues”, disponibili per l’acquisto tramite criptovaluta su Heni Leviathan, un mercato online per l’arte contemporanea.
Le opere, ciascuna raffigurante fiori di ciliegio in fiore al prezzo di $ 3.000, erano disponibili per la vendita solo per una settimana. Hirst è stato uno dei pochi artisti di alto profilo – le cui vendite sono solitamente gestite da gallerie blue-chip o case d’asta – ad approdare su piattaforme di vendita online.
Dato l’ingente consumo energetico che il drop avrebbe comportato, Damien Hirst ha ritenuto opportuno adottare una piattaforma il cui impatto ambientale fosse maggiormente sostenibile.
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