IL MONDO DELL’ARTE STA CAMBIANDO
Christie’s, in collaborazione con Vastari e Christie’s Education, ha promosso a Londra il primo Art+Tech Summit incentrato sulle potenzialità della Blockchain per l’arte.
Il dialogo degli esperti, provenienti da tutto il mondo, è nato da una domanda: il mondo dell’arte è pronto a esplorare i benefici della Blockchain?
L’attenzione verso le nuove tecnologie al servizio del mondo dell’arte è stata oggetto del report Art&Finance 2018 pubblicato da Deloitte e Art Tactic.
Il Report analizzava reputazione e funzionamento del mercato dell’arte, evidenziando problematiche come autenticità, manipolazione dei prezzi e mancanza di trasparenza, e ipotizzando una soluzione nell’utilizzo “di strumenti analitici e gestionali sempre più precisi”.
“Il mercato dell’arte sta crescendo e gli ultimi dati lo confermano” sottolinea nel suo intervento a Londra Sébastien Genco (Deloitte Blockchain Specialist), con “una crescita del volume totale di transazioni pari a oltre 70 miliardi di dollari all’anno”. Sebbene anche le controversie legali crescano di pari passo, legate in buona parte al problema dei falsi, che solo nel 2014 il report del Fine Arts Expert Institute (FAEI) di Ginevra stabiliva essere pari al 50% degli scambi nel mercato.
La tecnologia Blockchain è la soluzione a beneficio e tutela di artisti, collezionisti e operatori del settore, ma è sempre Genco a confermare che “nonostante i numerosi vantaggi offerti dall’utilizzo della nuova tecnologia, solo il 5% viene applicato all’arte”.
Il perché è evidente fin da subito. Manca, da parte dei diversi attori del mondo e del mercato dell’arte, la volontà di conoscere le reali capacità dell’utilizzo della Blockchain.
“Abbiamo bisogno di educare le persone” conclude Genco.
Che cos’è la Blockchain?
Rispondono Elliot Safra (Christie’s UK Chairman’s Office) e Bernadine Bröcker (Ceo di Vastari) che definiscono la Blockchain un registro digitale e decentralizzato, con possibilità per gli utenti di archiviare le informazioni in modo sicuro e stabile. I dati inseriti, vengono memorizzati in blocchi crittografici che vanno a formare una catena incorruttibile, immutabile e tracciabile, la cui verifica è affidabile a salvaguardia della privacy e sicurezza delle informazioni registrate.
È Anne Bracegirdle (Associate Vice President e Christie’s Specialist Photographs Department) a confermare che l’utilizzo di strumenti professionali basati su tecnologia Blockchain permetteranno di creare “un ecosistema dell’arte più accogliente”.
Informazioni incorruttibili e decentralizzate, dati criptati e salvaguardia di privacy e sicurezza equivalgono a “più trasparenza, più fiducia e più transazioni in un mercato solido” conclude Bracegirdle.
I benefici futuri, con l’utilizzo della Blockchain applicata a soluzioni tecnologiche di cui Art Rights ne è esempio, rendono tangibili il superamento dei limiti di cui il mercato dell’arte ancora soffre, a tutela e valorizzazione del patrimonio artistico.
Tanti i settori dell’arte in cui la nuova tecnologia trova applicazione.
La partecipazione al summit londinese dei maggiori esponenti del mondo dell’arte, tra cui Georgina Adam (Financial Times e The Art Newspaper), Sylvie Gleises (AXA Art), Ram Nadella (Paddle8), Daniel Doubrovkine (Artsy), è prova di un reale interesse ad approfondire le potenzialità della Blockchain, così come alcune problematiche tra cui il rispetto del GDPR (General Data Protection Regulation) tema evidenziato da Jonathan Kewley (Clifford Chance Tech Group)
Le vecchie abitudini nel mondo dell’arte sono dure a morire, ma i suoi protagonisti, vista la grande partecipazione all’Art+Tech Summit di Christie’s, sono interessati a lavorare per vivere il cambiamento.