Il CORONAVIRUS sta digitalizzando il mondo dell’arte! A cura di Andrea Concas

    Come può un virus convertire il mondo dell’arte online?

    Nel momento di isolamento forzato le gallerie, fiere ed artisti scoprono l’online.

    Dalla quarantena al web: i professionisti dell’arte aguzzano l’ingegno per ridurre le perdite.

    Com’è possibile che un virus come il COVID-19, comunemente noto come Coronavirus, al quale vengono associati sintomi poco rassicuranti, possa in qualche modo portare innovazione e progresso in un mondo complesso come quello dell’arte?

    Ebbene si, stiamo attraversando un momento storico incredibile che mai avremmo potuto immaginare anche solo qualche mese fa, con scenari che vedono città in quarantena, panico per gli approvvigionamenti ed ancora blocchi di ingresso per gli italiani all’estero.

    L’Italia è messa alle strette, con oltre 11 comuni in regime di quarantena e città come Milano letteralmente deserte come se fosse pieno agosto: eventi annullati, mostre e musei chiusi al pubblico per ordinanza del sindaco.

    È stata appena comunicata la notizia che il Salone del Mobile e la settimana del Design di Milano è stata spostata dal 16 al 21 Giugno 2020, in concomitanza per giunta con una delle fiere d’arte più importanti nel mondo, Art Basel a Basilea. (N.d.R. Il 27 Marzo 2020, Il Salone del Mobile è stato definitamente cancellato per il 2020 e  rinviato al 2021, mentre Art Basel  Basilea rinviata, per ora, a Settembre 2020.)

    Un evento come la Design Week di Milano crea un indotto di circa 220 milioni di euro, di cui 40 milioni sono destinati allo shopping e alla ristorazione di chi arriva in città, mentre quello svizzero di Art Basel è addirittura stimato in oltre 500 milioni di dollari!

    È evidente come, in caso di rinvio o addirittura cancellazione di questi eventi, il danno economico sia portata enorme, soprattutto per il mercato dell’arte dove, il rinvio delle aste di Sotheby’s, Christie’s e Bonham’s, delle inaugurazioni di MIA Photo Fair o la cancellazione di Art Basel Hong Kong creano delle perdite che per dimensione ed occasione sono del tutto, o in gran parte, irrecuperabili e quindi vere e proprie diminuzioni del fatturato degli operatori del settore.

    Ed è qui che, mentre l’Italia si preoccupa dello smartworking per risolvere il lavoro a distanza derivato dalla quarantena e dalle misure cautelari, ecco che il mondo dell’arte scopre la digitalizzazione e l’online per sopperire alle perdite.

    Qualcuno potrebbe dire “di necessità virtù”, ma in queste ore assistiamo ad una vera corsa al digitale dove finalmente è possibile partecipare a fiere, aste e vernissage online.

    Art Basel per sopperire alla cancellazione della fiera di Hong Kong, inaugurerà nelle medesime date una fiera virtuale con un vero show online, con tanto di sale espositive pubbliche e private, mostre e aree dedicate alle VIP preview, offrendo una vera e propria piattaforma per i propri collezionisti.

    Le “Online Viewing Rooms” di Art Basel saranno, per questa volta, gratuite per chi avesse prenotato lo spazio nell’estremo oriente, mentre hanno dichiarato che in futuro allargheranno questa iniziativa a tutte le altre edizioni e città della fiera come servizio aggiuntivo.

    L’italiana Raffaella Cortese a causa del divieto da parte del Comune di Milano di organizzare eventi pubblici, per il Vernissage di apertura della mostra “Patriarchy is History” decide di farla raccontare dalla stessa artista Yael Bartana online tramite i canali social della sua omonima galleria.

    Il gallerista Emmanuel Perrotin ha deciso di aprire la sua più piccola galleria, di soli 70mq, a Parigi, la cui peculiarità oltre all’intimità, sarà un megaschermo che proietta una selezione di opere ad alta definizione esposte nelle altre sedi in giro per il mondo delle sue Gallerie Perrotin.

    Galeotto fu quindi il Coronavirus che ha portato l’attenzione dei player del mercato e mondo dell’arte a valutare la forza, l’opportunità e speriamo l’efficacia dell’online e delle nuove tecnologie applicate all’arte.

    Si spera quindi, che di questo periodo nero della storia, come passerà, possa rimanere anche qualcosa di positivo proprio come la digitalizzazione del mondo dell’arte e la possibilità per i player di settore di poterne apprezzare, cogliere e riconoscere il potenziale dell’online per questo settore.

    Art Rights ha deciso di dare la possibilità a tutti gli artisti e professionisti residenti nei comuni in quarantena, di utilizzare GRATUITAMENTE per un anno la piattaforma per certificare, gestire e valorizzare la loro arte!!!

    Clicca Qui per Aderire all’iniziativa!

    Se non risiedi in questi comuni, clicca qui per richiedere l’invito ed entrare su Art Rights!!

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