LA FASE 2 DEI MUSEI E DELLE GALLERIE D’ARTE
Le norme di sicurezza per la riapertura
Dal 18 Maggio in Italia musei, parchi e aree archeologiche insieme a gallerie d’arte e spazi culturali hanno iniziato a riaprire.
Le attività di un comparto importantissimo per il paese erano sospese dall’8 marzo, e le statistiche nel post Coronavirus hanno registrato per 460 musei degli oltre 5.000 la mancata affluenza di quasi 19 milioni di visitatori e un mancato incasso di circa 78 milioni di euro.
Ora che anche l’Arte e la Cultura sono in piena ripartenza, le istituzioni pubbliche e private, le gallerie d’arte e gli spazi culturali seguono le linee guida per tornare a quella fisicità tanto cara al mondo dell’Arte.
ConfCultura – organizzazione rappresentativa delle imprese private che gestiscono i servizi per la valorizzazione, fruizione e promozione dei Beni Culturali – ha messo a disposizione del settore un vademecum formulato dagli esperti della Fondazione Italia in Salute.
Oltre a l’obbligatorio utilizzo della mascherina, gli operatori museali, galleristi e staff insieme ai visitatori dovranno rispettare le distanze sociali di almeno 2 metri. Tra le iniziative precauzionali per la riapertura di musei e gallerie compaiono la disinfezione quotidiana degli spazi, la disponibilità di dispenser con disinfettanti in ogni stanza, e l’uso degli ascensori limitato a condizioni strettamente necessarie. E per il ricambio dell’aria indoor, porte e finestre tenute aperte nel rispetto dei microclimi a tutela delle opere d’arte.
Cambiano anche le modalità di fruizione dei musei e l’accesso alle sale espositive: non più lunghe code d’attesa all’entrata, alla biglietteria o al guardaroba e nessun affollamento davanti alle opere d’arte.
In questa fase di riavvio la parola d’ordine sarà sicurezza e sperimentazione di nuove forme di fruizione che, nonostante le limitazioni, possano favorire comunque un’esperienza sociale e culturale intima tra le persone e le opere d’arte.