LE TIPOLOGIE DI GALLERIE D’ARTE
Esiste una galleria per ogni artista: qual è la tua?
Secondo il report The Art Market 2020 a cura dell’economista Clare McAndrew, per Art Basel e UBS, si registra una presenza di 296.580 gallerie attive, tra il mercato primario e secondario, suddivise sulla base della tipologia di arte commercializzata.
Per tipologia si intende:
Contemporary Art: artisti nati dopo il 1960
Post-War Art: artisti nati dopo il 1910
Modern Art: artisti nati tra il 1875 e il 1910
19th-Century Art: artisti nati tra il 1821 e 1874
Old Masters: artisti nati prima del 1821
Per gli artisti, in particolare quelli emergenti, scegliere la propria galleria, quella a cui affidare la crescita della propria carriera e trovare una posizione nel mercato dell’arte non è affatto semplice.
Infatti è bene che l’Artista emergente investa il proprio tempo non solo nella ricerca artistica e nello sviluppo della propria cifra stilistica, ma che si applichi nello studio delle differenti tipologie di gallerie d’arte, facendo una selezione in base a come operano, gli artisti con cui già collaborano, al medium che prediligono o le fiere a cui partecipano.
Secondo l’esperto d’arte Donald Thompson esistono quattro principali tipi di gallerie d’arte:
Gallerie di brand o Megas
Si occupano degli artisti più in voga dalle quotazioni altissime, i cosiddetti blue chip. I galleristi godono di contatti con i collezionisti più accreditati, con curatori influenti, con i musei, le fondazioni e le personalità dell’arte più prestigiose. Le gallerie di brand, partecipano e spopolano alle fiere più importanti del settore, vengono chiamate anche megas, poiché sono coloro che dettano legge nel mercato e sostengono gli scambi su molteplici piazze con diverse sedi nel mondo.
Gallerie Tradizionali
Le gallerie tradizionali hanno un posizionamento vicino a quello delle gallerie di brand, svolgono una fondamentale attività di scouting, lavorando con artisti che si stanno affermando o ancora gli artisti mid-career. Dopo aver individuato gli artisti che, potenzialmente, potrebbero avere un buon successo, attuano strategie di promozione tra i collezionisti e i curatori con cui organizzano mostre dei loro lavori, presentando le opere anche in occasione di una selezionata lista di fiere d’arte. I galleristi hanno legami stabili con i propri collezionisti e una rete di gallerie partner con cui spesso collaborano per organizzare mostre e per promuovere i propri artisti.
Gallerie Commerciali
Le gallerie commerciali sono “incubatori” di artisti in ascesa o affermati ma che devono ancora posizionarsi nel mercato, per poi arrivare ad essere parte di una galleria tradizionale. Le gallerie commerciali lavorano principalmente sul territorio, senza rinunciare ad una forte presenza online.
Gallerie-Negozi
Le gallerie-negozi sono spazi che lavorano con artisti non ancora affermati, spesso del proprio territorio o nazionali, che mettono in mostra il proprio lavoro per un target che rientra nel primo acquisto da parte di art lovers o collezionisti occasionali.
Oltre a quelle menzionate da Thompson, esistono anche le Gallerie di Ricerca che si distinguono per la scelta di artisti e medium il cui mercato si sta ancora sviluppando e non è quindi definibile come stabile, come quello dell’Arte Digitale.