Moncler e l’Arte

    MONCLER E L’ARTE

    Anche il brand della moda Moncler utilizza i valori dell’arte per promuoversi ed elevare la propria immagine.

    Intuendo la possibile unione tra forza visiva e stile, il brand di moda Moncler si serve dell’immaginario artistico per costruire campagne pubblicitarie, organizzare eventi e sessioni creative in collaborazione con artisti internazionali dal background eterogeneo.

    Remo Ruffini, Presidente e CEO di Moncler, ha rivoluzionato la comunicazione digitale e offline del brand, associando i valori tradizionali della maison di moda a quelli dell’arte, intesa come luogo di ispirazione e sperimentazione.

    Ne abbiamo avuto prova a novembre 2019 quando, per celebrare l’inaugurazione di Moncler House of Genius, la maison ha chiesto alla celebre artista Vanessa Beecroft di realizzare una speciale performance.

    Così a Milano, nella cornice centrale della Galleria Vittorio Emanuele, un’emozionante happening ha visto protagonisti modelli e ballerini vestiti con giacche Moncler vintage, un omaggio ai ricordi autobiografici che legano l’artista al brand. 

    La performance di Vanessa Beecroft per Moncler alla Galleria Vittorio Emanuele di Milano

    Il nuovo store milanese, come quelli di Parigi e Tokyo, esprime tutta la creatività delle collezioni Genius: Francesco Ragazzi, curatore di Moncler House of Genius, ha immaginato l’area di vendita come una galleria d’arte in cui installare ed esporre opere sempre nuove. Non solo boutique quindi, ma anche luogo d’incontro per entrare in contatto con artisti, stilisti e con la community Moncler attraverso un programma di performance live ed eventi culturali.

    Durante l’ultima Fashion Week milanese, Moncler ha inaugurato “The next chapter”, un progetto che consiste nella presentazione delle nuove collezioni attraverso un’incredibile installazione d’arte suddivisa in cinque stanze, ognuna caratterizzata da enormi schermi che proiettano video atti a raccontare le collezioni ideate dai designer Simone Rocha, Craig Green, Kei Ninomiya e, infine, Hiroshi Fujiwara.

    Tutte le videoinstallazioni, che hanno occupato gli spazi di Fabbrica Orobia, sono servite a Moncler per mostrare ogni minimo dettaglio dei capi che, sullo schermo, si assemblavano e smontavano in tutte le loro componenti. 

    Non solo pop up stores creativi e happening artistici, l’Arte è protagonista anche delle campagne pubblicitarie di Moncler. Celebre è stata quella per la stagione Autunno-Inverno 2017/18, in cui Moncler si racconta attraverso l’arte dell’artista cinese Liu Bolin e della fotografa statunitense Annie Leibovitz, creando atmosfere surreali e fantastiche nella natura.

    Infine, la collaborazione tra Moncler e l’arte si estende fino al mondo della charity, attraverso la creazione di un giocattolo d’arte. Nel 2008, infatti, il marchio ha sostenuto la Child Priority Foundation creando il “Giocattolo Moncler” (Moncler Toy), un’opera d’arte dell’artista britannico Stuart Semple, alta 160 centimetri in vetroresina, rappresentante un galletto, simbolo della griffe da più di cinquant’anni. 

    L’opera, dopo esser stata esposta nel mondo, è stata venduta ad un’asta inaugurata in favore dell’associazione.

    E tu, sei pronto a scoprire le prossime collaborazioni artistiche di Moncler?

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